Il 5 luglio di quest’anno si è riunito il Comitato Sussidi dell’Amministrazione.
Nel corso della riunione il rappresentante della cgil ha proposto di far confluire per l’anno 2016 i finanziamenti del comitato sussidi presso la CPA.
La nostra rappresentante ha posto il veto più assoluto spiegando che non solo il comitato provvede al pagamento in modo più celere rispetto alla CPA rimborsando tra le altre cose le spese mediche con quasi il 60% ed inoltre le molte domande dei dipendenti già presentate non avrebbero avuto riscontro disattendendo le legittime attese del personale.
Voci di corridoio davano per scontato che l’Amministrazione si preparava a dare seguito alla nefasta proposta: da qui, in modo spontaneo, si sono raccolte più di 700 firme contrarie all’eventuale proposta di soppressione del finanziamento per il 2016 al Comitato Sussidi.
Di seguito “l’epistolario” tra noi e l’Amministrazione
La scrivente O.S. chiede con immediato riscontro i verbali sia della riunione del Comitato Sussidi del 5 luglio 2016 sia della riunione del Tavolo Tecnico Comitato Sussidi – CPA del 29 aprile u.s.. per la quale
questa Federazione aveva chiesto lo spostamento della data, essendo i componenti impossibilitati a partecipare per impegni istituzionali, ma non si è mai avuto riscontro.
La richiesta nasce dal fatto che circolano sempre più insistenti strane voci sull’eventuale decisione da parte dell’Amministrazione, di far confluire i finanziamenti del 2016 del Comitato Sussidi nella CPA.
Considerato che questa Federazione, nel corso della riunione del 5 luglio u.s., alla proposta del rappresentante della CGIL di far confluire i finanziamenti suindicati nella CPA e conseguentemente di bloccare i rimborsi dei sussidi già presentati per il 2016,
aveva espresso parere negativo insieme a tutti i presenti della parte sindacale e in considerazione che sembrerebbe che sul verbale del 5 luglio non vi sia menzione della bocciatura della suddetta proposta ma solamente “si rimanda l’argomento al successivo tavolo della CPA”, si intravedono gli estremi di un comportamento contrario innanzitutto ai dipendenti, che nel frattempo stanno raccogliendo le firme per protestare per l’eventuale siffatta decisione e gli estremi di un comportamento più che antisindacale, ignorando nel modo più totale la decisione del tavolo.
Pertanto questa Federazione diffida l’Amministrazione a intraprendere decisioni contrarie allo spirito insito dell’Organo Collegiale del Comitato Sussidi ed in caso contrario ricorrerà con tutti i mezzi a sua disposizione.
il Coordinatore nazionale
Agostino Crocchiolo
Si trasmette il verbale richiesto, precisando , tuttavia, che la presenza delle OOSS nel comitato Sussidi non realizza un “organo collegiale”.
Come è noto, infatti, con l’entrata in vigore del decreto legislativo 29/1993 sono venuti meno i Consigli di Amministrazione dei Ministeri, all’interno dei quali risultavano membri di diritto i soli Direttori Generali delle diverse Amministrazioni, che deliberavano anche in ordine all’erogazione di sussidi al personale in relazione ad istanze presentate. Il venir meno dei nominati Consigli ha trasferito il potere decisionale in merito alle predette istanze nel caso di specie alla Direzione Generale del Personale che opera attraverso la Divisione 3.Nell’ottica della più ampia condivisione dei criteri di decisione l’Amministrazione “sente” i designati delle OOSS decidendo tuttavia in autonomia. Peraltro tali meccanismi sono ben noti ai rappresentanti delle OO.SS..
In merito al paventato blocco dei rimborsi relativi al 2016, si fa presente che non è stata assunta alcuna decisione in tal senso. A disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento si porgono distinti saluti
dr.ssa Gigliola Fiorani Dirigente Divisione III trattamento economico del personale
Fermo restando che nessuno mette in dubbio il potere decisionale dell’Amministrazione nonché la funzione consultiva, in questo caso, delle OO.SS., tuttavia non si comprende il motivo che nel verbale, mentre da una parte si è ritenuto di menzionare la proposta del collega della cgil, dall’altra non si accenna nel modo più totale ed assoluto al fatto che tale proposta sia stata bocciata in modo unanime non solo dalla sigla sindacale scrivente ma da tutte le altre.
Quindi, il verbale è incompleto e di conseguenza mendace.
Si prega cortesemente di porvi rimedio.
grazie
il Coordinatore nazionale
Agostino Crocchiolo
Credo occorra rileggere l’ultimo capoverso con attenzione in quanto recita:” si apre sull’argomento un breve dibattito ed i presenti, pur riconoscendo l’effettivo divario tra le percentuali dei contributi dei due uffici, ritengono di dover ben valutare se tale “fermo” riesca ad incrementare i fondi della Cassa di previdenza ed assistenza in modo tale da permettere l’aumento della percentuale di rimborso. La discussione viene rimandata ad un’ulteriore riunione del “tavolo tecnico” tenendo conto peraltro anche dell’opinione che verrà espressa in tal senso nella prossima riunione della CPA”.
Il verbale quindi non risulta incompleto né tantomeno mendace giacché il rappresentante CGIL ha esplicitamente chiesto che la sua proposta fosse messa a verbale, mentre gli altri rappresentanti, che hanno ritenuto di soprassedere, non hanno chiesto analoga verbalizzazione puntuale e quindi nel verbale sono stati riportati come sopra gli esiti della discussione.
In ogni caso si terrà conto nelle prossime riunioni del Gruppo di lavoro della necessità di utilizzare per la verbalizzazione un apparecchio di registrazione.
dr.ssa Gigliola Fiorani
Dirigente Divisione III trattamento economico del personale
Quello che fa più rabbia è che non eravamo solo noi contrari alla proposta ma bensì la maggioranza delle altre OO.SS.
Perché solo Federazione Intesa reclama, perché solo Federazione Intesa vuole chiarezza.
non è retorica, è solo, come sempre, la cruda realtà.
Agostino Crocchiolo